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Ultimo aggiornamento 2 anni fa

La filiera della supply chain è inevitabilmente condizionata dagli eventi geopolitici, economici e sociali in continuo mutamento.

Dal Covid-19 alla guerra in Ucraina negli ultimi anni la supply chain si è dovuta rimettere in discussione più volte sviluppando una resilienza e una malleabilità che le hanno permesso di reinventare rotte commerciali e cambiare strategia anche all’ultimo momento.

Con cambiamenti geopolitici s’intende tutto ciò che accade politicamente o strategicamente in luoghi anche lontani da noi ma che influenza l’intero pianeta in quanto strutturato su una supply chain al momento globale.

Proprio questa caratteristica si sta sempre più evolvendo incentivando una produzione domestica (onshore).

La supply chain diventa sempre più fluida e di fondamentale importanza sarà la digitalizzazione sempre più totale della documentazione per l’e-procurement. I dati devono essere processati nell’immediato e permettere delle decisioni rapide.

 

I processi di trasferimento dei servizi

Uno dei primi obiettivi in ambito di produzione è quello di ridurre al minimo i costi.
Ci sono quattro situazioni che si possono verificare nella distribuzione dei segmenti di un’attività: Outsourcing, Offshoring, Nearshoring e Onshoring.

Outsourcing

L’outsourcing permette di accorciare la catena di fornitura e ridurre i servizi che sono forniti direttamente dall’azienda. Grazie all’outsourcing si risparmia principalmente sui costi di sviluppo.

Affidare una parte dei servizi ad un fornitore più competente determina anche un aumento della qualità del lavoro, che sarà altamente specializzato. Eliminando un reparto di produzione aziendale si può reinvestire su altri dipartimenti aziendali.

Offshoring

Con l’offshoring, le attività operative vengono trasferite in un altro paese. Può essere suddiviso in due categorie:

  • il nearshoring: paesi vicini con o senza frontiere comuni
  • il farshoring: paesi lontani, come ad esempio i paesi dell’Asia orientale

L’offshoring è spesso utilizzato per ridurre i costi del personale di un’azienda. Il suo successo è determinato dalla comunicazione. Per esempio la connessione internet deve essere sempre assicurata e molto forte.

Il nearshoring è la scelta migliore se ci si vuole concentrare su dipendenti altamente qualificati dal punto di vista linguistico e tecnico, per la stessa lingua parlata.

Nearshoring

Il Nearshoring è l’esternalizzazione dei processi aziendali, in particolare di quelli informatici, verso aziende di un paese vicino, spesso confinante con il paese di destinazione.

Il Nearshoring offre soluzioni ottimali per le aziende che desiderano esternalizzare i processi per massimizzare l’efficienza aziendale, riducendo però le barriere dell’offshoring tradizionale.

I vantaggi che ne conseguono rispetto all’offshoring riguardano anche l’esiguità degli spostamenti temporali ma anche delle differenze culturali. La comunicazione è facilitata dalle conoscenze linguistiche e gli spostamenti sono più rapidi ed economici.

Onshoring

L’onshoring è l’esatto contrario dell’offshoring e si riferisce alla delocalizzazione dei processi aziendali in un luogo a basso costo all’interno dei confini nazionali.

Le funzioni e i processi sono spesso localizzati in un luogo vicino, come spesso accade con i grandi clienti, in quanto la vicinanza può essere una condizione dell’accordo di lavoro.

Nell’ambito dell’industria automobilistica lavorare in prossimità consente a un’azienda di fornire un servizio il più rapido possibile in base al principio del just-in-time.

L’onshoring consente una grande flessibilità all’interno delle organizzazioni. Inoltre, il coordinamento e la comunicazione della produzione sono più efficaci ed efficienti.

 

Supporto tecnologico

Ognuna di queste varianti di outsourcing che abbiamo analizzato presenta vantaggi e svantaggi. Ogni azienda ha delle caratteristiche diverse che la spingono a preferire l’una all’altra, ma ciò che non cambia sono i fattori di destabilizzazione che possono cambiare il gioco in ogni momento.

Il supporto tecnologico è indispensabile. Bisogna essere certi dei propri partner e appoggiarsi ad una valida filiera in EDI, sistemi di IoT e sistemi logistici (TMS).

DMP è la digital platform nata per consentire alle imprese di implementare cambiamenti tecnologici, organizzativi e manageriali con l’applicazione di un’infrastruttura Cloud a microservizi.

Inoltre l’adozione della piattaforma di Dedicated nel mondo trasporti e logistica permette:

  • il collegamento tra il proprio ERP e gli operatori logistici;
  • l’integrazione con piattaforme di Marketplace;
  • l’automazione della comunicazione verso il cliente.

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