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Ultimo aggiornamento 4 anni fa

Come l’evoluzione dei regolamenti europei in materia di fatturazione elettronica condiziona le normative nazionali? Approfondiamo la norma CEN EN16931.

La Direttiva 2014/55/UE adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 16 aprile 2014, introduce uno standard europeo in materia di fatturazione elettronica negli appalti pubblici, specificando gli elementi minimi obbligatori che una fattura elettronica deve sempre riportare.

Per raggiungere questo obiettivo, il comitato tecnico TC434 del CEN (Comitato Europeo di Normazione, cui partecipa anche UNI, l’Ente Italiano di Normazione) ha pubblicato sette specifiche di standard:

Core semantic data model;
List of syntaxes;
Syntax bindings;
Guidelines at transmission level;
Sector or country extensions methodology;
Test methodology and test results;
Registry services.

Di queste, la prima viene definita “EN-standard europeo” (le altre, invece, sono TS-Specifiche o TR-raccomandazioni), e viene presa a riferimento dalle normative dei singoli paesi europei e da altri tavoli tecnici (per esempio GS1).

Di seguito, una breve analisi delle prime due norme:
EN 16931-1:2017+A1 (edizione novembre 2019) definisce un insieme di elementi informativi che possono essere utilizzati e generalmente applicabili alla fattura. Queste funzionalità includono l’emissione e la consegna delle fatture, la convalida del documento, gli aspetti contabili e di dichiarazione IVA, il pagamento e la revisione contabile.
CEN/TS 16931-2:2017 elenca le sintassi conformi e tali da rappresentare correttamente il modello dati (Core Invoice Model) specificato nella norma EN16931-1:2017. In altre parole, identifica le seguenti sintassi: Fattura e nota di credito UBL 2.1 specifica ISO/IEC 19845:2015; Cross Industry Invoice XML dell’UN/CEFACT XML 16B (SCRDM-CII).

In Italia

L’ordinamento giuridico italiano ha recepito la Direttiva 2014/55/UE con il D.Lgs 148 del 27 dicembre 2018, entrato in vigore il 1° febbraio 2019. Successivamente, con il Provvedimento n. 99370 del 18 aprile 2019 dell’Agenzia delle Entrate, sono state definite le regole tecniche, cosiddette Core Invoice Usage Specification (CIUS), per l’utilizzo delle sintassi sul territorio italiano.

In sintesi, il combinato disposto di D.Lgs e Provvedimento AdE ha integrato la disciplina tecnica europea (standard EN 16931:1) nell’ordinamento italiano, per quanto concerne la gestione delle fatture elettroniche negli appalti pubblici.

Il Sistema di Interscambio (SdI), implementato da SOGEI sotto il coordinamento dell’Agenzia delle Entrate, ha recepito queste variazioni in due fasi: dal 18 aprile 2019 per le autorità governative centrali; dal 18 aprile 2020 per le amministrazioni aggiudicatrici regionali e locali.

La variazione al Sistema di Interscambio, co-finanziata dall’Unione europea con il fondo CEF – progetto eIGOR, prevede l’integrazione nello SdI di un motore di traduzione per permettere la transcodifica del XML FatturaPA da e verso i due linguaggi UBL 2.1 e UNCEFACT/CII, in modo che le PA possano ricevere le fatture elettroniche nel formato da esse prescelto.

A seguito di questo intervento, SdI sarà in grado di ricevere fatture elettroniche, oltre che dai tradizionali canali di trasmissione, anche dalla rete Peppol attraverso un Service Provider certificato.

LEGGI ANCHE: Tracciato XMLPA (SdI) 1.6: Cosa succederà dal 1° ottobre 2020?

In breve, la norma EN16931

La norma CEN EN 16931si articola nelle seguenti sezioni:

UNI EN 16931-1:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 1: Modello di dati semantico degli elementi essenziali di una fattura elettronica”;
UNI CEN/TS 16931-2:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 2: Elenco delle sintassi conformi alla norma EN 16931-1”;
UNI CEN/TS 16931-3-1:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 3-1: Metodologia per la sintassi degli elementi principali di una fattura elettronica”;
UNI CEN/TS 16931-3-2:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 3-2: Sintassi per la fattura e la nota di credito ISO/IEC 19845 (UBL 2.1)”.

Le ultime sezioni sono:


UNI CEN/TS 16931-3-3:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 3-3: Sintassi per UN/CEFACT XML Cross Industry Invoice D16B”;
CEN/TS 16931-3-4:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 3-4: Sintassi per UN/EDIFACT INVOIC D16B”;
CEN/TR 16931-4:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 4: Linee guida sull’interoperabilità delle fatture elettroniche a livello di trasmissione”;
CEN/TR 16931-5:2017 “Fatturazione elettronica – Parte 5: Linee guida sull’utilizzo di estensioni settoriali o nazionali con EN 16931-1”;
Infine, CEN/TR 16931-6 “Fatturazione elettronica – Parte 6: Risultato del test di EN 16931-1 rispetto alla sua applicazione di un utente finale – Metodologia di prova”.

La norma in uso è stata aggiornata nel 2019 ed è scaricabile gratuitamente dal sito di UNI, Ente italiano di Normazione. Per rimanere aggiornati sul mondo della fatturazione elettronica e la regolamentazione EN16931, seguici su LinkedIn!