Ultimo aggiornamento 3 anni fa
All’interno della OpenPEPPOL Post-Award Community, l’International Invoicing Study Group ha l’obiettivo di analizzare l’evoluzione del formato PEPPOL per l’interscambio di fatture a livello mondiale.
Il fattore scatenante è stata l’adesione al formato PEPPOL da parte di stati che non basano la fiscalità sull’IVA, come Singapore, Australia e Nuova Zelanda.
Contesto tecnologico e normativo
La specifica PEPPOL BIS 3.0 si basa sullo standard europeo per l’e-Invoicing EN16931, regole “semantiche” pensate per una fiscalità IVA-centrica come quella europea. In tal senso, molteplici modelli di fiscalità all’interno dell’Unione Europea pongono una serie di questioni “semantiche” (es. come rappresentare i dati non-IVA) e prima ancora “sintattiche” (es. se le struttura dati esistente è idonea a rappresentarli).
Lo studio preliminare
Dal primo incontro del team sono emerse esigenze tecnico-normative e approcci culturali differenti per i paesi. Di seguito, riportiamo una sintesi dei temi trattati nell’analisi del “Pre study report” pubblicato in data 19 luglio 2019.
Emerge l’esigenza di colmare i gap sulla rappresentazione di imposte (non solo IVA), dati doganali (delle merci definiscono parzialmente la dichiarazione doganale nel commercio internazionale) e pagamenti (il SEPA è usato solo in Europa). Inoltre, vi sono orientamenti prevalenti verso il contenuto commerciale e legale del documento rispetto a quello fiscale, soprattutto nei paesi dell’America del Nord.
Rispetto alle specifiche esigenze nazionali, alcuni paesi europei (Norvegia, Svezia, Danimarca, Italia) hanno già sfruttato la possibilità di definire “country-specific rules” all’interno del Business Interoperability Specifications (BIS) 3.0 di PEPPOL.
Tuttavia, oltre all’approccio mono-modello il comitato valuta con attenzione l’apertura di un sistema multi-modello, ponendo in evidenza i relativi vantaggi:
Riduzione di dipendenze e complessità di ogni modello rispetto ai termini legislativi, fiscali e commerciali in vigore;
Delega a ciascun soggetto promotore di sviluppare il modello selezionato con tempistiche idonee all’ordinamento di riferimento;
Scalabilità della copertura internazionale di ciascun membro del network PEPPOL.
La sfida dell’approccio multi-BIS – così come del mono-modello – è data dalla difficoltà di combinare i modelli con la capacità del singolo nodo di riceverli e gestirli correttamente. Questo fattore costituisce un fattore rilevante nell’Open Network di PEPPOL.
Anche su questo tema l’International Invoicing Study Workgroup ha ipotizzato differenti soluzioni per migliorare l’indirizzamento (SMP lookup) della fattura al Service Metadata Publisher nel formato da questi supportato.
Conclusioni
Tre le raccomandazioni scaturite dal gruppo di lavoro, ci sono i seguenti aspetti:
Sviluppo di un modello univoco di fattura a livello internazionale;
Modifica del SMP lookup per riuscire a definire in modo flessibile le capacità del nodo di gestire specifiche diverse;
A conclusione dei primi due punti, necessità di un aggiornamento delle specifiche BIS e/o definizione di nuovi BIS.