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Ultimo aggiornamento 5 mesi fa

Le aziende che operano a livello globale devono affrontare sfide sempre più complesse legate alla compliance internazionale, soprattutto nelle transazioni elettroniche.

L’iniziativa “VAT in the Digital Age” (ViDA) promossa dall’Unione Europea e l’adozione del protocollo Peppol (Pan-European Public Procurement Online) per le transazioni elettroniche, rappresentano esempi concreti di come le normative internazionali stiano evolvendo per affrontare le sfide legate alla digitalizzazione dei processi aziendali.

Tuttavia, queste normative, pur promuovendo trasparenza e standardizzazione, presentano anche una serie di difficoltà legate alla conformità che le imprese devono superare.

 

Sfide della conformità internazionale

Uno dei principali ostacoli che le aziende devono affrontare nel contesto della fatturazione elettronica internazionale è la varietà di regolamentazioni che variano da Paese a Paese o da regione a regione.

Sebbene standard come Peppol abbiano lo scopo di semplificare e uniformare i processi di procurement elettronico all’interno dell’UE, le aziende devono ancora fare i conti con le normative specifiche di ogni nazione.

Questo comporta una gestione complessa delle normative e delle piattaforme di scambio, in quanto un’azienda potrebbe dover utilizzare Peppol per alcuni partner commerciali, mentre per altri potrebbe essere richiesto un protocollo diverso.

Questo panorama frammentato non solo aumenta la complessità amministrativa, ma comporta anche un rischio maggiore di non conformità e quindi di sanzioni.

Opportunità: standardizzazione e riduzione del rischio

Nonostante le difficoltà, ViDA e l’adozione di standard globali come Peppol offrono alle aziende internazionali opportunità significative per migliorare la loro gestione delle transazioni e ridurre i rischi associati alla non conformità.

L’adozione di uno standard comune, come Peppol, contribuisce a garantire la coerenza nelle comunicazioni tra aziende e autorità pubbliche in tutta Europa, migliorando l’efficienza e riducendo la possibilità di errori.

Un sistema standardizzato facilita anche la trasparenza delle transazioni internazionali, riducendo il rischio di frodi e semplificando le procedure di controllo da parte delle autorità fiscali.

Questo è uno dei principali vantaggi dell’implementazione di ViDA, che mira a modernizzare la raccolta dell’IVA e a migliorare la tracciabilità delle transazioni digitali.

Le aziende che rispettano tali standard possono beneficiare di un accesso facilitato a mercati globali, riducendo il rischio di sanzioni e migliorando la loro reputazione nel rispetto delle normative fiscali.

 

Verso un futuro di standard globali

Mantenere standard globali diventa quindi cruciale per affrontare le sfide di conformità internazionale.

L’interoperabilità tra diversi sistemi normativi ed EDI richiede uno sforzo continuo per l’armonizzazione delle procedure, soprattutto quando le aziende operano in più giurisdizioni con requisiti diversi.

L’adozione di soluzioni tecnologiche flessibili e aggiornabili, capaci di supportare le normative di diversi Paesi, è fondamentale per ridurre il rischio di non conformità.

Il rispetto delle linee guida stabilite da ViDA e l’utilizzo di PEPPOL possono rappresentare una soluzione efficace per gestire le complessità delle transazioni internazionali.

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