Ultimo aggiornamento 3 anni fa
Nel 2022 la Fatturazione Elettronica sostituisce l’Esterometro. Quali sono i nuovi termini di trasmissione dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere?
La Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020) Art.1 comma 1103 prevede a partire dal 1° gennaio 2022 la sostituzione dell’Esterometro con la Fatturazione Elettronica per l’invio dei dati – in formato XML tramite lo SdI – sulle operazioni transfrontaliere.
Nella pratica, la trasmissione telematica delle informazioni avviene con scadenze diverse:
per le operazioni svolte verso soggetti non stabiliti in Italia, entro i termini di emissione delle fatture o dei file attestanti i corrispettivi.
per le fatture ricevute dall’estero, entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l’attività o di effettuazione della stessa.
La fatturazione attiva verso soggetti esteri di fatto adotta il tipo documento TD01 (o TD24) al pari delle fatture nazionali. Alcuni accorgimenti vanno presi per la valorizzazione di informazioni, quali identificativo fiscale, codice destinatario (o univoco) e indirizzo (soprattutto il Cap). Una nota particolare, infine, per gli importi delle fatture in valuta estera, che devono sempre essere espressi in Euro.
Per le fatture passive ricevute dall’estero, l’azienda dovrà emettere un file di integrazione dell’Iva, di tipo TD16, TD17, TD18 o TD19, e trasmetterlo al SdI. Tale documento deve avere cedente/prestatore valorizzato con i dati del soggetto che ha emesso la fattura in reverse charge e riportare l’identificativo SdI del file (se transitato da SdI).
Tali obblighi normativi, se opportunamente implementati, consentiranno di semplificare i processi aziendali e trarre tutti i benefici dalle prossime liquidazioni Iva precompilate.
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