Ultimo aggiornamento 3 anni fa
Internet esisteva già dagli anni Sessanta grazie ad Arpanet, un progetto del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, ma l’accessibilità mondiale è arrivata con il World Wide Web.
Il 12 marzo 1989 l’ingegnere inglese Tim Berners-Lee presenta Information Management: A Proposal al CERN di Ginevra con il progetto di un software per la condivisione universale dei documenti in formato elettronico.
Nel giro di un anno ha elaborato l’html (il linguaggio per la formattazione e l’impaginazione di documenti ipertestuali), la url (l’indirizzo unico che permette di identificare ogni risorsa in rete) ed il protocollo http (per il recupero delle risorse linkate).
Il 6 agosto 1991 nasce il primo prototipo del World Wide Web, un’interfaccia grafica semplice che divulga qualche informazione sul funzionamento dello stesso web tra gli scienziati del CERN. Nel dicembre dello stesso anno viene attivato il primo server del web negli Stati Uniti, nel centro di ricerca SLAC dell’università di Stanford.
Successivamente, nel 1993 compare il software per il browser Mosaic di Marc Andreessen.
E nel 1994 Berners-Lee fonda il World Wide Web Consortium (W3C) all’interno del Mit, una società per la creazione di standard che assicurino il buon funzionamento dei siti del nascente web secondo gli stessi principi di compatibilità.
Oggi nel World Wide Web
Il vero potenziale di Internet era l’essere un sistema open web slegato da logiche commerciali. Questi principi di base hanno creato un universo di informazione libero, a cui nel 1994 hanno provato a mettere ordine David Filo e Jerry con Yahoo!. Rivelatosi uno strumento difficile da aggiornare, Google lo ha sorpassato reperendo le informazioni con parole chiave e la gerarchizzazione dei contenuti (inizialmente basata sulla quantità di link).
Yahoo! e Google sono i pionieri del World Wide Web, ma gradualmente l’arrivo dei social network ha iniziato a dominare l’Internet decentralizzato immaginato da Tim Berners-Lee.
Internet non è solo un’infrastruttura comunicativa, ma anche un ambiente mediale che non pone vincoli di accesso. È costituito da una serie di reti (private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali) connesse tra loro fino a raggiungere una dimensione di accesso globale.
Quale sarà la vera sfida per il futuro? Recuperare l’idea originale del web progettata da Tim Berners-Lee poco più di trent’anni fa.
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