Ultimo aggiornamento 4 anni fa
L’automazione dei processi di fatturazione è diventata un fattore strategico che può consentire notevoli risparmi alle aziende. Rispetto alla gestione tradizionale, sia essa posta o mail, lo scambio di fatture digitali può portare ad un risparmio del 90%.
Il 1° gennaio 2017, così come previsto dal decreto legislativo 127/2015, si aprirà una nuova opportunità per le imprese che vogliono trasmettere all’Agenzia delle Entrate “tutte le fatture, emesse e ricevute” in formato elettronico. Quali sono i benefici?
Vari gli incentivi fiscali ed amministrativi introdotti dai recenti decreti per coloro che decidono di adottare la fattura elettronica:
- rimborsi IVA in 3 mesi;
- riduzione di un anno dei termini di accertamento (da 4 a 3 anni);
- esonero dall’obbligo di Spesometro;
- comunicazioni Black List;
- controlli fiscali più semplici;
- addio agli scontrini fiscali.
Notevoli sono anche i benefici economici connessi al miglioramento della gestione interna:
- Ottimizzazione di tutte le operazioni conseguenti al ricevimento dei dati in formato elettronico: controllo, verifica, registrazione, protocollazione e pagamento. Operazioni delicate per le loro implicazioni contabili e fiscali, che assorbono molte risorse e rallentano il flusso informativo e le chiusure mensili.
- Sempre per le fatture ricevute, riduzione dei costi connessi ad archiviazione e conservazione dei documenti. Tuttavia, su questo punto sono ancora molti i punti da chiarire rispetto al decreto legislativo 127/2015.
- Per le fatture emesse riduzione del tempo e dei costi di gestione per stampa, spedizione e archiviazione dei documenti emessi.
Quali sono i costi?
Con dEDIcated, i costi di gestione delle fatture elettroniche tra imprese sono minimi e dipendono dal livello di complessità e dal numero di componenti che si vogliono attivare. Cerchiamo di riepilogarli di seguito.
Per le fatture emesse i costi di emissione e invio al Sistema di Interscambio (SdI) sono nulli. Nell’ordine di pochi centesimi a documento i seguenti costi:
- traduzione delle fatture emesse dal formato del sistema informativo gestionale al formato SdI (Per alcuni ERP, per esempio SAP, questo costo è nullo);
- messa in conservazione dei documenti inviati.
Per le fatture ricevute, i costi di ricezione del file XML sono nulli. Anche in questo caso nell’ordine di pochi centesimi a documento i seguenti costi:
- traduzione delle fatture ricevuta dal formato XML ad un formato idoneo al proprio sistema gestionale;
- messa in conservazione dei documenti ricevuti: Costo minimo di alcuni centesimi a fattura;
- gestione di un workflow approvativo della fattura.
La fatturazione con soggetti IVA non italiani segue regole diverse. Tuttavia, si possono utilizzare varie metodologie per digitalizzare anche questi processi a costi contenuti senza perderne i benefici. Ad esempio, utilizzando la fattura EDI, che è di fatto una fattura elettronica.
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